13 December 2015

Un Salto Oltre le Alpi; Il Vestito che non ho Indossato; e se gli Angeli Potessero Cantare

“Non c’è mondo oltre la mura di Verona… il Paradiso è qui”  Romeo e Giulietta.



 Panorama di Verona, 
con il Ponte di Castelvecchio e l’Arena
Forse Romeo esagerava, anche se è vero che Verona è una città di estrema bellezza e gode di una posizione geografica invidiabile per qualsiasi altra città d'Europa – anzi, del mondo! Francamente, non ho mai sentito questa opinione espressa altrove, e sono pronta a prendermi la completa responsabilità per l'eccessiva "larghezza" di questa mia opinione riguardo a Verona. Ma sono convinta che il “cocktail” di cultura offerto dalle vicinanza di città come Venezia, Milano, Mantova, Trento e Bologna, insieme alle opportunità ludico/sportive offerte dal Lago e dalle Dolomiti, sono veramente difficili da trovare in un’altra città di pari bellezza. Nonostante tutto questo, era con grande entusiasmo che circa due mesi fa colsi l’occasione di scappare via da Verona per fare un "saltino" oltre il Brennero , per arrivare infine all'incantevole città Austriaca di Innsbruck.



Innsbruck ha il fiume Inn ..... e un ponte, il bruck(e)
Montagne spettacolari
                                                          


 Centro storico, molto carino.


Tetto d’Oro.   
E tanti italiani in vacanza.


Ad Innsbruck si parla tedesco. Mi rallegro quando riscontro divisioni fisiche tra lingue, come oltrepassare una fila di montagne e trovare che le lingue parlate da una e dall'altra parte del pendio sono diverse. Questo è un fenomeno così comune per i nativi del continente europeo, ma io – britannica- lo trovo sempre affascinante. Ma visto che l’obiettivo della visita non era specificamente una visita di Innsbruck, lascio detto qui che è una città molto bella e che vale la pena di visitare. Invece il motivo per cui sono andata era che la vita mi ha offerto una rara opportunità di passare un paio di giorni con un’amica preziosa – senza dover pianificare tutto con mesi di anticipo. Umberto era ad un grest in una malga sul Monte Baldo


Si vede Monte Baldo da casa mia


…e Filippo e Camilla erano felicissimi dell’opportunità di stare soli in casa con amici. Allora sono partita con il cuore leggero. Mia amica è Manager di alcuni fra i più bravi cantanti di musica lirica del mondo, ed era in visita a Innsbruck perchè un suo artista, David Hansen, il controtenore Australiano, cantava nll’opera di Porpora, “Germanico in Germania”.
Si. Ero ad Innsbruck per l’OPERA!
(Adesso vi mostro ciò che NON ho messo quella sera! Ci sono due motivi per questo:- il primo è che non ho foto del vesito che ho indossato; e il secondo è che ho invece delle foto di questo; e visto che è questo il primo abito che ho cucito in più di vent’anni, credo che sia giusto che sia proprio questo ad apparire nel primo post del mio blog).



Il vestito che NON ho indossato quella sera!


I lettori a cui non interessano dettagli di cucito sono invitati a saltare il prossimo paragrafo, per ricominciare dove trovate una foto del meraviglioso David Hansen. Io cucio. Ho iniziato da adolescente con il vecchissimo Singer degli anni Trenta di proprietà della mia nonna paterna (mia mamma lo usa ancora e va BENISSIMO!!). Mi trovavo in una città provinciale dove era essenziale che cucissi da me se volevo indossare vestiti un po’ originali (l’alternativa era trovarmi fuori al sabato sera, con il vestito uguale a tutte le altre ragazze che avevano fatto shopping a Topshop.). Così, fin dall’inizio, cucivo perché cercavo l'unicità. Ho imparato le basi da mia madre, e ho proseguito seguendo alla lettera le istruzioni incluse con le carta modelle di Vogue, McCalls, Butterick ecc. Per venti meravigliosi anni di creatività, ho cucito; un periodo che è stato seguito da altri vent’anni di creativa maternità. Adesso, La SartaSal si risveglia, ma in un mondo alieno, dove la lycra e i tagliacuci sono già quasi “passati”. Caspita – guarda tutto questo tessuto STRETCH! O dio – che disagio.
Allora, ho preso un Huskylock 905 usato. Ho tirato fuori una cartamodella “nuova” della mia vecchia collezione – Lagerfeld Pattern Vogue1970 (fuori stampa)


Lagerfeld Vogue 1970 è fuori stampa da anni - ho cucito l'abito a sinistra


Qui si vede il disegno tecnico dell'abito - fronte e retro. Ho fatto modello B, a destra, e usando degli scampoli di cotone (tessuto tipo Lacoste)  un pò stretch che avevo già, ho tagliato la taglia 14. Che gioa. Stavo CUCENDO di nuovo. Ho usato il punto dritto (tirando un pò mentre cucivo), e ho finito i bordi con la tagliacuci. Con un nastro sbieco in un colore arancione contrastante ho finito il collo/scollatura e imboccatura della manica.


 Ho dovuto alzarlo alle spalle, che di conseguenza ha alzato anche la scollatura. Vorrei precisare che ho fatto questo solamente per correggere il taglio, e non per un morboso senso di eccessiva modestia. 





Oramai, questa è l'Italia! Qui, giustamente, il decoltè viene mostrato con un certo orgoglio e senza vergogna. Pensate a Sofia Loren. Quando mai l’abbiamo vista vestirsi da suora (a parte nei film!!!).



Il disegno da l'opportunita di giocare con i colori

Gli scampoli che ho usato erano decisamente più vivaci del colore rosa usato da Vogue
Riflesso nello "Specchio Mistico" in giardino


Insieme al mio (tanto paziente) figlio fotografo 


Invece di cercare di correggere (o nascondere) il disastro che ho fatto nel inserire una cerniera “invisibile”... ho optato per enfatizzarla con un filo di ricamo arancione!



La cerniera "invisibile" - enfatizzata con il filo arancione!

Posso dire che ero felicissima di questo mio “primo” vestito, e lo indossavo con un certo orgolio.


vedi? sono talmente distratta dalla felicità che ho messo i piedi sulle gambe sbagliate!!! 
... Anche se era imperfetto. Potevo evitare questo margine visibile di cucitura con l'uso di una sotto fodera (underlining)



E' sempre meglio mettere una "sotto fodera" (underlining)

Fin che si è ristretto nel lavaggio. Credo che meriti di essere indossato lo stesso – anche se mi sta un po’troppo a filo.


Mi sta decisamente "a filo"
E adesso torniamo alla Tiroler Landestheater di Innsbruck.



Il contro-tenore Australiano, David Hansen


La sera dell’opera, mentre andavamo verso i camerini del teatro per fare un saluto a David Hansen, le mie aspettative di questo uomo che stavo per conoscere erano ambivalenti. Ma sono rimasta subito sorpresa. Lui ha lasciato la truccatrice per venirci incontro, e con calorosi abbracci, baci e battute si è interessato a noi. Avevamo potuto prendere i nostri biglietti senza problemi? Ci avevano dato ottimi posti? Sono rimasta stupita della sua spontaneità e naturalezza in un’artista che stava per entrare, e rimanere, in scena per la buona parte delle 5 ore dell’opera.
Ho letto su www.oonaballoona.com, il divertente blog dell’attrice New Yorkese Marcy Harriell, del suo incontro con Pavarotti, e mi sono chiesta se forse  questa grande umanità è una caratteristica dei cantanti lirici. Il fatto rimane che, anche se non l’avevo mai sentito cantare, ero già cotta di quest’uomo.
A Verona c’è una stagione lirica in Arena ogni estate che offre sempre delle serate di grande spettacolo.



L'opera in Arena



Ma l’Arena manca di quell’intimità di un Teatro dell'Opera (Opera House). La produzione quella sera ad Innsbruck era ancora più particolare perché rimaneva fedele all’epoca dell’opera, e l’orchestra era fatta di strumenti del 700, alcuni dei quali mi erano nuovi, come il Tiorba (lo so!  anch'io ho dovuto ricercarlo su Google). Quando ho sentito David cantare, sono rimasta mesmerizzata. Dopo eravamo invitati ad un ricevimento nel Palazzo Reale ...



Il Palazzo Reale


Il rinfresco era in questo salone


Dove David ci ha presentato sua moglie Ida; una bellissima suonatrice di arpa norvegese. Abbiamo anche conosciuto i suoi genitori in  visita da Sydney. A loro si deve immenso rispetto per aver cresciuto questo figlio straordinario. David è un uomo di rara qualità; scintillante di mente e personalità e caloroso e generoso di spirito; con un ego diminuito. A questi pregi va aggiunto un talento strepitoso. Veramente, se gli angeli potessero cantare, cercherebbero di assomigliare a David Hansen.


Alla fine di questa bellissima serata, David mi ha regalato suo CD "Rivals". Se vuoi sentirlo, vai su YouTube. In particolare a me piace questo video  che da più l'idea, non solo della voce, ma  anche di chi, e com’è, David. C’è anche suo sito web Guy who sings high- tradotto  "ragazzo che canta alto"!   Si, ha anche un senso dell'umorismo!


Questo blog é pro-autismo

Baci Sallyxx 



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